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Adjusting to America

When I announced my move to the US, a number of people, particularly other American expatriates, wondered how I would cope with the shock of life in the US after 17 years in Italy.

It hasn’t been much of a shock at all.

This is partly because I haven’t had/allowed myself time to brood about it. My new job keeps me (very happily) very busy, and I travel a great deal for both work and personal reasons.

But I was also better prepared for re-entry this time. I didn’t expect to feel like a native here, and that lack of expectation has saved me some grief. Though I seem to have gotten better at passing for a “normal” American, my life is so complicated that any personal conversation quickly gets into the territory of the unusual. But this seems to bother the people I meet less than it used to, or perhaps I’ve gotten better at explaining it in ways that don’t seem arrogant or… well, whatever it was that others thought they perceived about me during my earlier US re-entries. It’s certainly easier to be happy in the US now that people don’t think I’m an arrogant bitch. ; )

Nor am I facing the culture shock that many expected me to.

There’s a lot to like about living in the United States.

For one thing, I’m enjoying the novelty of convenience. America is a consumer society, and, whatever else you may feel about that, you’ve got to admit that it makes shopping easy. You can buy just about anything at just about anytime, and “if for any reason you are not satisfied,” you can return it and get your money back – no questions, no argument.

Shopping online is also wonderfully easy, and shipments arrive when and where expected, whether sent by courier or through the US postal service. If you haven’t struggled with Italy’s legendarily bad poste, you have no proper appreciation of the sheer joy of a reliable postal service!

People also ask if I miss Italy. So far, I really don’t. I enjoyed being back there (in brief spurts) in June, and will doubtless enjoy planned visits at Christmas and hopefully also in the fall – I do like to see my husband from time to time. But I don’t waste any energy on missing the lifestyle I enjoyed there, and, when I scan the Italian headlines, I just end up depressed.

"Happy Birthday… fucking bitch!"

10 Agosto.
Ricevo un minimo di 6 chiamate da Cecilia, ogni volta per dirmi ‘arrivo tra un’ora’.
L’ora dura dalle 16 alle alle 21 e finalmente si presenta.
Tutti mi ricordano che e` quasi il mio compleanno; i parenti mi chiamano con un giorno d’anticipo e io mi sento sempre piu` al centro dell’attenzione di tutti.
April sparisce per un po` e torna con l’amico Moe: simpatico computer nerd con i piedi da clown e i capelli scompigliati.
Cecilia sparge le sue borse sul tavolo e mi impone di decidere l’attivita` di stasera. Rimango delusa, ero convinta che avesse passato la giornata ad organizzare qualcosa per il mio compleanno.
Si decide di andare al cinema, April invita Moe e qui inizia il circo.
Cecilia non lo vuole con noi. Partono i commenti inopportuni, l’offerta di rifargli il guardaroba e le battute sul suo orientamento sessuale. Moe fa sempre piu` fatica a difendersi e gli si legge lo sconforto in viso.
Siamo tutti sconvolti ma nessuno apre bocca.
Dobbiamo andare a prendere Eric, il collega/ultimo boy toy di Cecilia.
Ti si legge in faccia che ti sto sul cazzo stasera, perche` non vai in macchina con April?
Non esito ad ubbidire e passo il tragitto scusandomi con Moe per il comportamento della vecchia pazza.
Fuori casa di Eric Cecilia e` arrabbiata perche` non la so compatire. Poi e’ offesa perche` ho scelto di andare in macchina con Moe invece che con lei!
Cerco in tutta calma di spiegarle che non ho fatto che darle ragione. Sono sempre piu` confusa. Risalgo in macchina con April e Moe.

9 Agosto.
Abituata ai ritrovi lecchesi dove e` piu` raro vedere un viso sconosciuto che vice versa, scendendo i gradini verso il back yard ho realizzato che l’idea di buttarmi in una folla di gente completamente sconosciuta mi spaventava.
Fortunatamente avevo al mio fianco April che da subito sorrideva e attaccava bottone con tutti e Trishna, la quale nonostante sia fidanzata da 2 anni si diverte a flirtare qua e la. In tempo 0 ha gia` avvistato la preda la quale, fortunatamente per me, ad un certo punto entrera` in casa.
E` entrato, dai seguiamolo!
Trishna… non ho voglia.
Dai ti prego, aiutami ad attaccare bottone!
Va bhe dai, mi scappa anche la pipi. Andiamo.

Sto per aprire la porta del bagno quando un ragazzo dietro di me esclama ‘hai tagliato la fila!’. Trishna intanto si e` seduta sul divano opposto a quello su cui e` seduta la preda.

Scusami, non avevo visto che c’era la fila.

La preda decide di intervenire ‘ladies first’
Il tipo dietro di me risponde ‘si ma dovrei dirlo io, non sei tu che sei in fila per il bagno. Fa niente, vado a cercare un cespuglio’

Esco dal bagno; ne` Trishna ne` la preda hanno cambiato postazione. Kirun, che stava cercando di collegare una telecamera alla tv, si alza ed esce dalla stanza mentre un tipo alto e biondiccio con la bandiera del Canada sulla maglia sta cercando di risistemare i cavi della tv, lamentandosi del fatto che e` la SUA fucking tv.
Trishna non ha ancora aperto bocca e la preda sembra essere in uno stato vegetativo. Avendo dedotto che la preda fosse uno dei padroni di casa, approfittai dell’improvvisa comparsa di un cane per attaccare bottone sperando di coinvolgere Trishna nella conversazione. Come si chiama? La preda si aggrappa al collare del cane e cerca la targhetta. Trishna si avvicina al cane, di conseguenza alla preda.
Sto pensando a quanto debba essere sbronzo questo per non ricordarsi nemmeno il nome del suo cane quando maglietta del Canada interviene, si chiama Viggy.
Missione compiuta, ora Trishna sta felicemente conversando con la preda e a me non rimane che sedermi sull’altro divano. Inizio ad ammirare il tavolo che ho davanti: ripieno di scritte e incisioni, tappi di bottiglie, biglie e soldatini incollatici sopra. Una vera opera d’arte!
Maglietta del Canada ci fa caso e si siede di fianco a me, rivelandosi decisamente piu` piacevole di quanto avessi inizialmente pensato. Il tavolo infatti e` una sua creazione e la maglietta ce l’ha su perche` e` tornato dal Canada un paio d’ore fa. Era stanco e non sapeva che ci fosse una festa, poi sto tipo gli ha staccato tutti i cavi della tv senza permesso.
Ah sei Italiana? Io ho studiato Italiano per 4 semestri a UT.
Questo spiega la pronuncia perfetta del mio nome al primo colpo!
Piacere Griffin. E` il nome di una creatura mitica, ma penso che ai miei genitori piacesse il nome e basta.
Il tempo vola, Rossella e Griffin sembrano non finire piu` gli argomenti.
Mano a mano che vanno avanti a parlare non sembra piu` esistere nessuno attorno a loro.
Ad un tratto si apre la porta, e` il tipo di Desperate Housewives. “Piacere Cody”
“sono una grande fan!”
Ore dopo: Rossella e Griffin sono nel back yard seduti sui due barili di birra. Davanti a loro c’e` Cody che e` rimasto solo. La ragazza che era con lui sembra avero abbandonato.

Che strano, e` la persona piu` famosa qui eppure e` rimasto da solo!
Sicuramente anche lui ti trova bellissima ma non ha il coraggio di parlar